Giovedì 1 giugno un numeroso gruppo di insegnanti si sono messi in gioco in un’esperienza diretta e profonda sotto la guida di Nuni Burgio. “Kids on the Move” è il seminario proposto da Nuni per iniziare ad introdurre nelle scuole il concetto di “Sviluppo riflesso, sensoriale e motorio” come base per un approccio scolastico più sereno e proficuo sotto ogni punto di vista, soprattutto quello del bambino. Nuni ha condiviso la sua lunga esperienza personale e formativa per una nuova consapevolezza, assolutamente necessaria a chi ogni giorno è chiamato a mettere a servizio dei bambini la propria professionalità all’interno del percorso educativo e scolastico.

Questo intervento completava, in ordine pratico, un primo appuntamento organizzato dall’Istituto Comprensivo di Massarosa (LU) volto a fare luce sul delicato percorso di sviluppo dei riflessi, dei processi sensoriali e motori che accompagna e caratterizza il cammino di crescita fisica e di sviluppo delle abilità di ogni bambino, anche quando il percorso si fa più difficoltoso, tortuoso o lento.

Le insegnanti presenti (pochi gli insegnanti maschi), hanno ascoltato l’esperienza di una maestra della Scuola dell’Infanzia di Torcigliano di Pescaglia che, al mattino, ha potuto condividere nella scuola dove opera, alcune proposte ludico/motorie offerte dalla stessa Nuni ai suoi alunni, ribadendo il valore sviluppativo del movimento come canale primario di crescita e la valenza di attività motorie mirate alla propriocezione, alle connessioni neuronali e agli stimoli sensoriali, ottenendo nell’immediato un aumento globale, visibile e inconfutabile della loro capacità di essere presenti, attivi ma quieti, nelle attività immediatamente a seguire i giochi di movimento. Feedback positivi sono arrivati dai genitori, quando a casa i bambini hanno raccontato con entusiasmo la loro esperienza.

Nel pomeriggio, le stesse, identiche proposte ludico/motorie rivolte agli alunni sono state riproposte al pubblico degli insegnanti e genitori che, nella palestra della Scuola secondaria di primo grado di Massarosa, stava ascoltando con attenzione gli interventi in corso.

In molte non hanno atteso un minuto di più per togliersi le scarpe e provare di persona a mettersi in gioco per fare esperienza viva delle potenzialità immediate di attività ludico/motorie sensate da un punto di vista neurosviluppativo, pochè spesso non è con la mente che possiamo sviluppare le nostre comprensioni, ma con il “fare in prima persona, fisicamente”. Insegnanti in gioco, uno spettacolo vederle attive, gioiose, vitali.

Le risate liberatorie hanno fatto da cornice all’esperienza di consapevolezza arricchita dalle parole di Nuni che con accuratezza di termini spiegava i principi sviluppativi di giochi apparentemente solo divertenti. “Non si tratta di ciò che facciamo – afferma Nuni – ma di dare un senso consapevole e sviluppativo a quel che facciamo. Come le lettere dell’alfabeto, pur essendo poche e identiche per tutti, daranno vita a capolavori o all’elenco della spesa o ad un insieme ecolalico di csx&erbhkhq, cosi le attività motorie, di per se già conosciute e praticate sia in casa che a scuola che nelle discipline corporee, possono dare o non dare frutti sviluppativi a seconda che se ne conosca o meno il senso evolutivo

Una consapevolezza che ancora a fatica a nascere ma che, con convinzione, si sta facendo strada nel mondo della scuola che ha tanto bisogno di scoprire la conoscenza dello sviluppo fisiologico naturale e il recupero di spazi e progetti educativi idonei a rispondere alle esigenze profonde dei bambini; esigenze gridate attraverso atteggiamenti che spesso vengono interpretati come inadeguati e patologici mentre spesso, altro non sono che un grido per ottenere “cibo sviluppativo” e rispetto di tempi e modalità di relazione e di attività, come Nuni ribadisce continuamente, “neurorispettose”.

Il movimento dovrebbe aprire la mattinata scolastica prima della lezione, renderebbe i bambini molto più disponibili all’apprendimento delle discipline che li attendono” afferma Nuni. “Certe proposte motorie andrebbero ad esempio a far maturare le mani per una prensione migliore e una scrittura più scorrevole, alcuni tipi di semplici mamassaggi potrebbero attivare i bambini meno reattivi o calmare quelli straripanti di energie

L’eccessiva dinamicità di molti bambini potrebbe essere maggiormente compresa come ricerca che il loro corpo attiva per un completamento della consapevolezza propriocettiva, invece di essere continuamente interrotta da inviti a sta fermi o da osservazioni negative su comportamenti disturbanti. Logicamente tutto ciò non si identifica in un caos senza controllo ma nella ricerca di soluzioni che in contesti idonei offra al bambino il nutrimento sviluppativo di cui ha bisogno per la sua fame di crescita, e questo comporterà, fisiologicamente situazioni educative di più lineare gestione, bambini ed insegnanti più felici.

Un ringraziamento speciale a Nuni Burgio, alla Dirigente dell’I.C. di Massarosa, che ha compreso il valore delle sue proposte e apre a tutti gli interessati le porte per accogliere la sete di nuove consapevolezze, alle insegnanti che, con dedizione, hanno organizzato questo evento.

Maria Pia Michelini